Antonella Mettini, 75 anni, madre del giornalista del quotidiano Il Tempo Francesco Capozza, è stata ricoverata all’ospedale di Avezzano a fine giugno per un ictus lieve. La situazione clinica appariva stabile e i medici avevano ipotizzato un trasferimento per la riabilitazione. Invece, dopo 48 ore trascorse su una barella e un ricovero in geriatria, le sue condizioni sono peggiorate.
La diagnosi di sepsi è arrivata tardi. Antonella è morta nel giro di poche ore. Il figlio denuncia scarsa comunicazione con la famiglia e superficialità. Ha sporto querela per omicidio colposo, chiedendo verità su una vicenda che ritiene emblematica di un sistema incapace di prevenire errori elementari.
“Alla riconsegna degli effetti personali ho notato che a mia madre erano stati dati “due antidepressivi (Exequa), un diuretico (Lasix) e un farmaco per l’ipertensione, nonostante lei fosse ipotesa. Nessun farmaco per il cuore, né antibiotico, nonostante fossero state diagnosticate una megalocardia e un’infezione alla colecisti”. (da Il Fatto Quotidiano)
La sepsi, anche detta setticemia, è una delle principali cause di morte in ospedale, spesso conseguenza di ritardi diagnostici e terapeutici.
Fonti:
- Apertura dell’inchiesta per omicidio colposo su Il Fatto Quotidiano
- Denuncia del vaticanista Francesco Capozza su Il Tempo
- Ricostruzione della vicenda su Il Fatto Quotidiano
- Testimonianza del figlio su Fanpage
https://www.ragionveduta.it/2024/02/bullismo-emergenza-sociale-attraversa-le-generazioni-e-i-contesti/